Stò tentando, da tempo, di adeguarmi al nuovo sistema di crediti ECM, che, per chi non lo sapesse, è il nuovo metodo di aggiornamento per i professionisti sanitari ( a regime dopo 5 anni di sperimentazione e milioni di euro spesi per programmare le "linee guida").
Ho, via via, scoperto o semplicemente constatato che, come tutte le proposte di miglioramento della nostra società, le opportunità di migliorarsi vengono offerte solo a chi possiede certi requisiti:
- tempo libero (spesso pagato)
- soldi per i corsi (propri o da sponsor)
- conoscenze ( nelle amministrazioni, in politica, in sindacati ecc...)
- essere single ( o almeno senza figli)
E' vero, in caso di aggiornamento obbligatorio (visto che la legge lo impone), è l'Azienda di riferimento che paga, ma siamo sicuri che sia indispesabile un aggiornamento ( seppure gratuito) sulle "vie di fuga in caso di incendio"?
è fondamentale fare 35 edizioni corsistiche su come gestire la "cartella clinica"?
E perchè la mia Azienda deve decidere di quali corsi io abbia bisogno? ( quelli facoltativi hanno un percorso ben più difficile e dispendioso).
Il risultato è sempre lo stesso: si aggiorna e fà carriera solo chi interessa all'azienda, alla faccia dei professionisti e dei cittadini......................................
venerdì 25 gennaio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento