mercoledì 14 febbraio 2007

Chi ben comincia.......

Code, code, code per prenotare esami, visite, pagare tiket, per essere ricevuti dal "primario", le code sono la reatà della sanità pubblica. Entrando in servizio, la mattina, vedo facce assonnate, rassegnate, qualcuna pronta al litigio, altre in ansia nell'attesa dell'esame che devono effettuare ma comunque in coda.
Faccio l'infermiere da quasi vent'anni e quello che non ho mai visto mutare è il "sistema" delle code. Dopo tanti anni, ho sviluppato una teoria: alla gente piacciono le code! oppure alle code piace la gente. Le cercano, le creano, qualcuno si mette in coda anche se non ha niente da chiedere o ricevere, pare addirittura che la coda viva di vita propria, ed ha anche un orario suo, dalle 6,30 alle 13,30.
In verità ho sempre pensato che la coda sia la vergogna della sanità (volutamente in minuscolo) italiana, mostra il degrado di un sistema che non riesce a dare risposte a chi soffre e che anzi aggiunge sofferenza e stress a chi cerca conforto e salute. E se la "gente" cominciasse a rifiutarle, le code? se cominciasse a protestare con i dirigenti ed i direttori ospedalieri? , se arrivassero centinaia, migliaia di lettere che denunciano le code?.
Ma è di questo che la coda vive, del silenzio, della rassegnazione, dell'abitudine........

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